Il piercing al capezzolo è una scelta personale sempre più diffusa, ma quando si tratta di maternità sorgono dubbi e preoccupazioni. È possibile allattare al seno con un piercing? La risposta non è univoca e dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di piercing, la sua posizione e la reazione del bambino. In questo articolo, faremo chiarezza sui rischi e le precauzioni necessarie per un allattamento sicuro e sereno, anche con il piercing.
Se hai fatto il piercing ai capezzoli e sei incinta o stai pensando di avere figli, potresti chiederti se i piercing sono sicuri da indossare durante l’allattamento (allattamento al petto). E puoi tenerli per tutta la durata della gravidanza? O devi toglierli durante il percorso?
Le persone si fanno forare i capezzoli per una serie di motivi, ma non sempre pensiamo in anticipo alle complicazioni che potrebbero causare. La pediatra e specialista in medicina dell’allattamento al seno Heidi Szugye, DO, IBCLC, risponde a quattro domande frequenti sui piercing ai capezzoli e l’allattamento al seno.
1. I piercing al capezzolo influiscono sull’allattamento?
Solitamente i piercing al capezzolo non hanno un impatto diretto sulla capacità di produrre latte, perché i tessuti ghiandolari responsabili della produzione del latte si trovano dietro il capezzolo.
Ma in alcuni casi, un piercing al capezzolo può danneggiare o ostruire uno dei circa nove dotti lattiferi che consentono al latte di essere estratto dal seno. Quando ciò accade, può influenzare il flusso del latte, ma non succede a tutte.
I piercing ai capezzoli possono anche aumentare il rischio di sviluppare mastite (infiammazione del seno) o ascessi mammari.
2. È necessario rimuovere i piercing prima di allattare?
Non dovresti mai allattare mentre indossi un piercing al capezzolo perché potrebbe diventare un rischio di soffocamento per il tuo bambino se dovesse mai staccarsi. Potrebbe anche rendere più difficile l’attacco del tuo bambino.
Inoltre, anche se non hai intenzione di allattare ma tieni i piercing durante la gravidanza, corri il rischio di doverli rimuovere chirurgicamente se il tessuto mammario cresce attorno al piercing.
Per questi motivi, dovresti rimuovere i piercing al capezzolo entro e non oltre il secondo trimestre di gravidanza e non appena scopri di essere incinta.
“I capezzoli iniziano a subire cambiamenti già nel primo trimestre, quindi non vedo perché aspettare a togliere i piercing”, consiglia il dott. Szugye. “Prima li togli, meglio è”.
Se decidi di toglierti i piercing, potrai sempre farteli rifare in seguito, se preferisci, ma dovrai aspettare di aver superato l’allattamento prima di farteli di nuovo.
3. Dai buchi fatti con il piercing esce latte?
Dai fori potrebbe fuoriuscire del latte, ma solitamente non interferisce con l’esperienza dell’allattamento, a patto che il bambino si attacchi correttamente.
“Se il bambino ha un attacco corretto e profondo, si attacca all’areola e non solo al piccolo capezzolo stesso”, spiega il dott. Szugye. “La bocca del bambino dovrebbe davvero coprire dove c’era il piercing, ed è quasi come un altro buco”.
Se hai delle perdite quando il tuo bambino non mangia, puoi usare delle coppette assorbilatte, oppure provare a tirare il latte manualmente o a usare un tiralatte e poi conservare il latte per un uso successivo.
Se il latte materno esce troppo velocemente durante le poppate, prova a cambiare posizione per trovarne una che regoli il flusso e consenta al bambino di nutrirsi in modo più efficace.
4. Quando è opportuno consultare un medico per problemi relativi al piercing al capezzolo?
Dovresti rivolgerti a un medico se riscontri una delle seguenti condizioni:
- Prurito o gonfiore.
- Rossore o sensibilità al seno che non scompare da solo.
- Sintomi simil-influenzali.
- Dolore al capezzolo, con sensazione di pulsazione, dolore o bruciore.
- Secrezione dal capezzolo.
- Febbre.
Un operatore sanitario sarà in grado di valutare la tua situazione, prescrivere antibiotici per le infezioni e offrire ulteriori consigli, come l’uso di impacchi freddi o caldi per alleviare il dolore o il gonfiore.
“In caso di dubbi, è sempre meglio chiedere al proprio medico informazioni su eventuali problemi di sicurezza legati all’allattamento al seno del neonato”, afferma la Dott.ssa Szugye.
In conclusione, mentre la presenza di un piercing al capezzolo non preclude necessariamente l’allattamento al seno, è fondamentale consultare un medico o un’ostetrica. La loro guida personalizzata, basata sulla posizione del piercing, lo stato di guarigione e l’anatomia individuale, è essenziale per garantire un’esperienza di allattamento sicura e confortevole per la madre e il bambino.
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