Come sapere quando la stitichezza è un’emergenza

La stitichezza, un disturbo comune, può talvolta trasformarsi in un’emergenza medica. Riconoscere i segnali d’allarme è fondamentale per evitare complicazioni. Non si tratta solo di una fastidiosa irregolarità: dolori addominali intensi e persistenti, vomito, febbre, sanguinamento rettale e incapacità assoluta di evacuare, anche gas, sono campanelli d’allarme da non ignorare. Questo articolo vi guiderà nella comprensione dei sintomi che richiedono un intervento medico immediato, aiutandovi a distinguere tra un disagio passeggero e una situazione potenzialmente pericolosa.

Le pance gonfie non mentono. Sono passati alcuni giorni dal tuo ultimo movimento intestinale e le cose cominciano a sembrare… beh, tornate indietro.

È normale essere stitico di tanto in tanto, ma quando la stitichezza suona l’allarme per un problema più grande? Il chirurgo colorettale Massarat Zutshi, MD, ci fornisce il 411 al numero 2.

D: Cosa causa la stitichezza?

UN: La stitichezza si verifica quando i movimenti intestinali si verificano meno spesso o causano più sforzo del solito. Il dottor Zutshi afferma che esistono tre tipi di stitichezza:

  • Stitichezza durante il transito normale.
  • Stitichezza a transito lento.
  • Sindrome da defecazione in uscita o ODS, un tipo di stitichezza cronica che comporta feci dure e incapacità di defecare che si verifica almeno una volta alla settimana per sei mesi.

La stipsi a transito normale e quella a transito lento sono entrambe considerate disturbi della motilità. E per comprendere la motilità, non guardare oltre il tragitto mattutino.

La motilità è quanto bene si muovono le strade o, in questo caso, i muscoli del tratto gastrointestinale (GI).

  • Transito normale è come guidare rispettando il limite di velocità finché alcuni lavori stradali all’uscita non fanno deragliare l’orario di arrivo previsto. Le feci si muovono normalmente attraverso il sistema gastrointestinale, ma un problema come le feci dure ne rende difficile il passaggio.
  • Transito lento c’è traffico da paraurti a paraurti per tutto il percorso. I muscoli del sistema gastrointestinale si contraggono lentamente, facendo sì che le feci impieghino molto tempo per raggiungere la loro destinazione finale. Ci vai meno spesso, con feci più tese e più dure.
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E proprio come ci sono molte cause per le strade intasate, ci sono diversi motivi per cui le tue strade interne indietreggiano, come la mancanza di:

Hai meno controllo su queste altre cause di stitichezza:

  • Condizioni mediche, tra cui diabete, sindrome dell’intestino irritabile (IBS) o persino una lesione del midollo spinale.
  • Farmaci come antidepressivi o integratori a base di erbe.
  • Essere incinta.
  • Stress.

D: Allora come faccio a sapere se sono stitico? Cosa è normale?

UN: Mentre il libro dell’asilo”Tutti fanno la cacca” suona ancora vero, quanto spesso lo fanno è un’altra storia.

“Non esiste una vera normalità. Gli uomini sono diversi dalle donne. L’età cambia le cose. La gravidanza cambia le cose”, aggiunge il dottor Zutshi. “Finché i tuoi movimenti intestinali si verificano regolarmente – non troppo pochi in una settimana – e hanno una consistenza regolare, stai bene.”

Ma cosa sono “non troppo pochi”, chiedi? “La stitichezza è definita come meno di tre in una settimana.” Uh-oh. E adesso?

D: Quanto tempo è troppo lungo per essere stitico?

UN: Il dottor Zutshi spiega: Dipende se sei regolarmente regolare oppure no.

Le persone che soffrono di stitichezza spesso sanno cosa fare quando colpisce. Proveranno i rimedi casalinghi durante le due o tre settimane in cui non hanno movimenti intestinali. E poi se non funziona nulla, vedono un medico”, dice il dottor Zutshi.

Ma se sei una persona che di solito non soffre di stitichezza, consulta un medico prima. Il dottor Zutshi consiglia di fissare un appuntamento se la stitichezza dura più di una settimana.

D: La stitichezza è mai un’emergenza?

UN: Può essere, ma molto spesso non lo è.

“Sarebbe un’emergenza se non avessi avuto un movimento intestinale per un periodo prolungato e avvertissi anche un forte gonfiore o un forte dolore addominale”, osserva il dottor Zutshi.

Sintomi lievi non ti porteranno al pronto soccorso. Dovresti andare al pronto soccorso se i tuoi sintomi sono gravi.

Altri segnali di allarme a cui prestare attenzione sono:

  • Vomito.
  • Sangue nelle feci.
  • Perdita di peso inspiegabile.

D: Come posso prevenire o eliminare la stitichezza?

UN: Il dottor Zutshi sottolinea i tre grandi principi: l’acqua prima di tutto. La fibra dopo. Esercizio terzo.

  • Acqua: Bevi molto. Succhi, acqua, tè e caffè contano ai fini dell’assunzione di acqua. Le persone che hanno movimenti intestinali normali dovrebbero bere almeno 64-80 once (da 8 a 10 bicchieri) di acqua al giorno. Chi tende ad essere stitico dovrebbe bere di più.
  • Fibra: Se non riesci a ottenere abbastanza fibre dal cibo, parla con il tuo medico di un integratore. Buoni integratori da provare includono Metamucil®, Citrucel® o Benefiber®.
  • Esercizio: Aumentare l’attività fisica può essere semplice come camminare di più. Non è necessario essere un atleta hardcore.

Se pensi di avere problemi di stitichezza, il dottor Zutshi ti consiglia di essere proattivo.

“Vedi un gastroenterologo per capire se è tutto ok. E se non hai mai fatto una colonscopia e hai più di 50 anni, è il momento di programmarne una”.

In definitiva, la stitichezza, sebbene fastidiosa, raramente costituisce una vera emergenza. Se persiste per diverse settimane, associata a dolore addominale intenso, gonfiore persistente, vomito, sangue nelle feci o incapacità assoluta di evacuare, è fondamentale consultare un medico. Questi sintomi potrebbero segnalare un problema più serio che richiede un intervento tempestivo. Non sottovalutare i segnali del tuo corpo e, in caso di dubbio, cerca sempre il parere di un professionista. Un’alimentazione ricca di fibre, una buona idratazione e l’attività fisica regolare sono comunque le migliori strategie preventive.

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